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Come ridurre i consumi energetici e risparmiare in un hotel?

7 Agosto 2022 by

Mauro Lattuada

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Una delle sfide più importanti per un hotel è riuscire a ridurre i consumi energetici, una priorità per limitare i costi e diminuire l’impatto sull’ambiente. L’aumento drastico del costo dell’energia e i forti rincari delle bollette, porta alla necessità di intervenire in maniera efficace sugli impianti alberghieri, per risparmiare energia elettrica.

Spesso questo obiettivo di efficientamento energetico, si scontra con le pessime abitudini degli ospiti, che non sempre prestano attenzione ai consumi energetici, rispettando minime regole di buon senso. L’esempio classico è legato all’utilizzo del condizionatore, che rimane acceso anche mentre l’ospite si trova fuori dalla stanza.

Se una volta, intervenire su questi processi era particolarmente costoso e obbligava a grandi investimenti, ora la tecnologia ci viene in aiuto. Sono tanti i modi per ridurre drasticamente il consumo energetico e per risparmiare sulle bollette, basta solo usare la logica.

Ma quindi, passiamo subito al lato pratico, come possiamo risparmiare energia in hotel? Con alcune accortezze è infatti possibile ridurre gli sprechi di energia e i costi per la gestione di un albergo. Vediamo insieme alcuni consigli.

Risparmiare energia domotizzando l’hotel

La domotica offre la possibilità di coordinare tutti i dispositivi connessi, garantendo nel frattempo l’efficienza energetica e un completo controllo della struttura ricettiva.

Il proliferare di apparati connessi ha infatti un vantaggio su tutti: non è più necessario far passare un cavo per collegare tra loro diversi apparati e non è più necessario spendere soldi in centraline e programmazione. Ormai è quasi tutto integrato, e basta scegliere apparati compatibili con Google o con Alexa per gestirne automatismi, scene e cambiamenti.

Ovviamente avere una buona rete wifi è indispensabile per poter coordinare il tutto. La soluzione migliore la si ottiene installando una rete wi-fi nascosta, invisibile agli ospiti, attraverso la quale monitorare e coordinare tra loro i vari dispositivi e le diverse funzionalità.

Non è necessario rendere domotico ogni oggetto e ogni punto luce, ma è meglio partire dall’impianto elettrico. Più sensato è infatti intervenire sui carichi generali. Se le luci e le prese convergono in un interruttore nel quadro elettrico, possiamo intervenire solo su quel carico, rendendolo disattivabile quando la stanza risulterà libera.

Ovviamente, il cavo elettrico del minibar e le prese per ricaricare i dispositivi elettronici in camera, devono rimanere alimentate. Può però avere senso aggiungere una presa comandata al frigorifero, per poterlo spegnere quando l’ospite non è in stanza.

Analogamente, con le prese comandate, è possibile automatizzare anche altri punti luce, rendendoli così gestibili dall’interfaccia o dall’interruttore, aumentando il comfort per l’ospite.

Quello che noi di Più Turismo facciamo, è individuare una stanza e analizzare zona per zona, per comprendere le scelte migliori da attuare per domotizzare e ottimizzarne i consumi energetici.

Addio vecchi telefoni, benvenuto Google Nest!

La necessità di avere un telefono in stanza è ormai legata al solo contatto diretto con la reception, piuttosto che per qualche chiamata esterna. Per questo motivo, è possibile farne a meno.

Dotare invece le proprie stanze di un dispositivo come Google Nest o Google Home, può essere utile per vari motivi. L’ospite infatti, usando semplici comandi vocali può gestire completamente la sua camera d’albergo.

Il cliente infatti, si può connettere per accedere ai contenuti multimediali, ascoltare la sua musica o guardare la tv, impostare una sveglia, e persino chiedere informazioni su cosa poter fare in zona o che tempo farà durante il soggiorno. Gli basterà pronunciare le fatidiche parole “ok google chiama la reception”, per essere messo in contatto con l’operatore, che potrà rispondere sia dalla sua postazione fisica di lavoro che dal suo telefono aziendale.

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