Guida ai Luoghi di Più Turismo: l’impianto elettrico biocompatibile
21 Luglio 2023 by
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Progettare un impianto elettrico biocompatibile non è particolarmente complesso ma ha risvolti determinanti. Le più recenti ricerche scientifiche, infatti, hanno accertato che la presenza di campi elettromagnetici danneggia sensibilmente la salute dell’uomo provocando insonnia ed indebolimento del sistema immunitario, mal di testa. Per comprendere la portata del fenomeno basta pensare che l’uomo trascorre circa un terzo del suo tempo a dormire.
Un buon tecnico elettricista può consigliare l’impostazione generale dell’impianto a seconda dell’utilizzo delle stanze. In generale gli elementi più importanti per rendere un impianto biocompatibile ed abbassare il più possibile il campo elettromagnetico generato dai fili elettrici, sono:
progettare un impianto elettrico cosiddetto “a stella” con fili che partono da un unico punto, confluiscono ciascuno in una presa e ritornano indietro;
attenuare gli effetti negativi dei campi elettromagnetici sulle funzioni biologiche durante il sonno con l’installazione di un disgiuntore elettrico (o biointerruttore) che interrompe il flusso della corrente elettrica a 220Volt nelle zone notte dell’agriturismo, quando non è richiesta energia elettrica;
- evitare di posizionare quadri elettrici nelle camere;
- evitare punti luce e prese nelle vicinanze dalla testata dei letti.
Altro intervento è l’utilizzo di cavi elettrici schermati ma il loro costo è ancora troppo alto sul mercato, pertanto, l’utilizzo è limitato.
L’illuminazione è la prima e la più diffusa delle applicazioni elettriche di un edificio. Quindi, utilizzare nel modo migliore l’energia elettrica per l’illuminazione di una Fattoria del Panda diminuisce il costo della bolletta e migliora il benessere visivo. L’efficienza luminosa di una lampada si esprime in Lumen/Watt (Im/W). Esistono due tipi di lampade, a differente efficienza: le lampade tradizionali (ad incandescenza ed alogene) e quelle a basso consumo (lampade fluorescenti compatte ed al neon). Per esempio, una comune lampada ad incandescenza da 150 Watt emette circa 2000 Lumen, e cioè 13 Lumen per ogni Watt assorbito, mentre una lampada fluorescente a basso consumo raggiunge gli 80 Im/W. Le lampade che hanno efficienza luminosa superiore a 50 Im/W sono classificate lampade a basso consumo e sono quelle da preferire all’interno di una struttura agrituristica, soprattutto negli ambienti utilizzati frequentemente. Anche la durata fra le due tipologie di lampade è diversa: quelle tradizioni durano in media 1000 ore, quelle a basso consumo durano circa 8000 ore anche se hanno un costo superiore.
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