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Guida ai Luoghi di Più Turismo: Il piccolo impianto eolico

21 Luglio 2023 by

Servizi Piuturismo

La Conferenza di kyoto ha impegnato tutti i paesi a sviluppare l’utilizzo delle fonte energetiche rinnovabili per contenere il consumo di combustibili fossili e ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera, che provocano l’effetto serra. 

Fra le fonti energetiche rinnovabili, il vento è una risorsa disponibile, ecologica e sostenibile ed un’opportunità anche per piccole utenze civili private come agriturismi, fattorie, campeggi, rifugi, utenze domestiche isolate. 

Rispetto agli impianti industriali, il micro­eolico ha un impatto visivo ed ambientale ridotto, di poco superiore ad un’antenna parabolica. Gli impianti di piccole o piccolissime dimensioni possono essere utilizzati da soli o accoppiati con i pannelli fotovoltaici, per fornire elettricità a zone isolate e comunque difficilmente raggiungibili dalla rete elettrica. 

Indicativamente gli impianti fino a 20 KW servono per produrre energia per l’autoconsumo, mentre in quelli di potenza maggiore una parte dell’energia può essere immessa nella rete con un maggiore ritorno economico. 

Gli impianti micro­eolici di potenza nominale superiore ai 20 KW devono essere denunciati all’Ufficio Tecnico di Finanza come Officine Elettriche ed in quanto tali, possono essere connessi alla rete nazionale di Bassa Tensione (gri­connected) con il net metering. Esso è un sistema di scambio con la rete elettrica nazionale che consente di cedere energia quando la propria produzione è in eccesso e di riceverla quando non è sufficiente. Il sistema funziona mediante contatori reversibili che contabilizzano sia l’energia ceduta, che quella prelevata. 

Gli incentivi sono, dunque, uguali a quelli degli impianti eolici di taglia maggiore, e cioè: 

  • ­ priorità di dispacciamento in quanto impianti alimentati da Fonti Energetiche Rinnovabili; 
  • ­ vendita dell’energia ad un prezzo incentivato, definito dall’Autorità per l’energia; 
  • ­ Possibilità di ottenere e di vendere i Certificati Verdi ed i Certificati RECS, qualora la produzione di energia elettrica annua superi i 50 MWh. 

Gli impianti micro­eolici di potenza nominale inferiore ai 20KW non sono considerati Officine Elettriche e conseguentemente non hanno diritto alla vendita dell’energia elettrica prodotta. L’incentivo fondamentale è che, ai sensi della Legge 133/99, non vi è imposizione fiscale sull’energia elettrica prodotta e pertanto non è necessaria la denuncia all’Ufficio Tecnico di Finanza. 

Gli aerogeneratori di piccola taglia hanno microturbine di inferiori dimensioni rispetto ai grandi impianti eolici, sono molto avanzate in termini tecnici, economici ed applicativi, necessitano di spazi limitati, sono relativamente poco visibili ed hanno una manutenzione e gestione abbastanza semplice. Favoriscono, inoltre, la generazione diffusa di energia elettrica; rappresentano una forma di generazione elettrica distribuita, semplice e spesso conveniente; permettono soluzioni di connessione alla rete difficilmente attuabili altrimenti. Unica attenzione è valutare bene l’impatto acustico; per attenuare il rumore bisogna fare una giusta scelta del modello di turbina e del sito di installazione. 

La maggior parte dei microgeneratori eolici sono dei piccoli rotori a tripala ad asse orizzontale; fra le turbine ad asse verticale vi è la macchina Savonius, capace di avviarsi anche con vento debole ed impiegata soprattutto per il pompaggio dell’acqua. 

Prima di qualsiasi intervento, in ogni caso, è necessario effettuare uno studio di fattibilità dell’eventuale micro­impianto per valutare l’entità dei costi da sostenere ed il loro rientro economico, la scelta delle macchine più appropriate ed il loro dimensionamento. 

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