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Strutture turistiche: sicurezza e prevenzione dei rischi

23 Agosto 2022 by

Mauro Lattuada

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Quante strutture turistico-ricettive e ristorative si preoccupano di sicurezza e prevenzione dei rischi, sia per i propri clienti che per i propri dipendenti nei luoghi di lavoro? Dalla recente esperienza, posso affermare che sono ancora poche, purtroppo. Questa estate infatti, ho passato un po’ di giorni a Massarosa, una località turistica tra Lucca e Viareggio. Questo comune è sfortunatamente diventato famoso, pochi giorni dopo la nostra partenza, per uno dei più vasti incendi mai avvenuti in Toscana. Anche nei giorni che ho trascorso in vacanza, con regolarità ho assistito a tanti incendi e al continuo passaggio di elicotteri sulla zona. Mai come quest’estate, le emergenze erano all’ordine del giorno. Situazioni di pericolo, che spesso vengono sottovalutate da turisti, che ignorano le più banali regole di prudenza e che vanno in spiaggia incuranti delle fiamme vicino.

Ma non è l’unico caso. Rientrato a casa, ho visto in più occasioni un locale nei pressi della mia abitazione, che nonostante le emergenze meteo diramate dal Comune e dalla protezione civile, lasciava gli ospiti sotto gli ombrelloni, malgrado pioggia e fulmini. Mi sono quindi posto questa domanda: quanti si pongono il problema di fare sempre costantemente prevenzione? 

Nonostante 10 anni di servizio in protezione civile e un costante aggiornamento, ho deciso di partecipare recentemente a un corso volontari della protezione civile di primo livello. L’ho fatto in primis, per aggiornarmi e poi per scoprire, quanto poteva essere cambiato il mondo, da quando a 30 anni ho abbandonato la divisa.

Questa decisione mi ha permesso di scoprire che la Regione Lombardia finanzia il corso completamente gratuito e aperto a tutti i cittadini. Puoi iscriverti, studiare e sostenere l’esame totalmente online. Il corso è diretto dal Consiglio dei Ministri ed è utile anche se non hai intenzione di entrare attivamente nella protezione civile. Fornisce tutte le informazioni di base, per comprendere al meglio i pericoli, valutare i rischi e conoscere le procedure per intervenire. Un po’ come per il corso BLSD  laico per il defibrillatore DAE, ho scoperto che è cambiato tutto. Ritengo che questo tipo di addestramento e la continua formazione siano fondamentale non solo per tutti i cittadini, ma anche i gestori di un albergo o di una attività turisticaa contatto con il pubblico.

Il Codice Civile cita testualmente che il cittadino è tenuto a fare tutto ciò che è nelle sue capacità, per salvare gli altri in caso di emergenza. Un esempio classico è l’incidente stradale. Mentre un Soccorritore Laico, come il sottoscritto, ha il dovere di fermarsi e intervenire,  un cittadino che non ha competenze, è tenuto a non ostacolare la circolazione e proseguire. Ma soprattutto ha il dovere di contattare i soccorsi o accertarsi che siano stati allertati. Così facendo, ha fatto il massimo nelle sue capacità. Non farlo, significa commettere omissione di soccorso, articolo 593 del Codice di Procedura Penale.

Questo è il comportamento che dovrebbe adottare un singolo individuo. Diverso è, a mio avviso, il ruolo di chi lavora a contatto con il pubblico. I rischi derivanti direttamente o indirettamente dalla sua attività sono differenti.  Ad esempio, una Guida di Mountain Bike deve saper riconoscere una slogatura da una frattura. Inoltre, deve essere in grado di decidere, se il cliente che è caduto, sia da trasportare in sicurezza in ospedale o se sia in grado di proseguire in autonomia, perché il danno è lieve. Alla stessa stregua, una guida subacquea esperta deve essere addestrata per intervenire in caso di arresto respiratorio o cardiocircolatorio, sapendolo riconoscere per tempo.  Questo è infatti un possibile rischio, derivante dall’attività sportiva subacquea. É responsabilità della guida infatti, salvaguardare l’incolumità dei clienti

In casi come questi quindi, la prevenzione e la sicurezza sono parte dell’addestramento stesso. Il primo soccorso e lo stress & rescue costituiscono di fatto uno dei brevetti di specializzazione necessari per insegnare. In molte altre attività, a contatto con il pubblico, tali preparazioni non sono obbligatorie, ma personalmente dovrebbero esserlo. 

Da dove iniziare a fare prevenzione?  

Si può iniziare a fare prevenzione dal primo dei problemi che un gestore e un turista devono sempre affrontare durante il soggiorno: il meteo. Anche se può sembrare scontato, è necessario avere delle procedure in struttura che prevedono, in assenza del titolare, che qualcuno sia delegato ad essere aggiornato sugli stati di emergenza o di previsione di rischi idrogeologici. Questo garantisce, sia di gestire la propria attività in caso di emergenza, che di informare tempestivamente l’ospite.

Non è per nulla scontato che il turista sia informato o attento a ciò che può accadere in vacanza. Per quanto non sia proprio una responsabilità del gestore della struttura ricettiva, avvisare dell’arrivo di una tempesta, ad esempio, è sicuramente un primo passo importante per poter fare prevenzione e protezione nei confronti della propria clientela.

Esistono anche varie applicazioni a questo scopo e territorialmente dei servizi erogati dai Comuni, che non solo avvertono via email o sms ma anche, nei casi più gravi, una telefonata preregistrata può avvertire sia dei pericoli in arrivo, che delle attività di prevenzione da mettere in atto. 

Nella Regione Lombardia abbiamo il servizio allertaLOM e per tutta l’Italia c’è l’ottimo servizio della protezione civile dedicato alle allerte idro-meteo. Il sito è un ottimo strumento informativo relativo ai vari altri rischi a cui il territorio italiano può essere soggetto. Un portale che consiglio di consultare, nella propria attività di prevenzione in azienda.

Detto ciò, rimane inoltre il consiglio di partecipare a uno dei tanti corsi, in presenza o online, offerti dalla protezione civile, per acquisire le giuste competenze in caso di emergenza. Mi riferisco a corsi di primo soccorso, corsi per la prevenzione degli incendi, sulla gestione delle emergenze e nelle zone a rischio, corsi per la gestione dei rischi naturali e sismici.  

Prevenzione incendi

Una misura di protezione e prevenzione per eccellenza è la gestione della sicurezza antincendio, un parametro importante da inserire anche come informazione per i potenziali ospiti, nei motori di ricerca dedicati appunto all’ospitalità. La presenza di sensori attivi per il rischio incendio e fumi e, dove necessario, in presenza di una caldaia o un fornello, di sensori per il monossido di carbonio sono diventati una necessità.

Fortunatamente la tecnologia ci aiuta a valutare ed affrontare questi rischi. Esistono infatti vari modelli, dotati di WIFI, che comunicano direttamente con una applicazione, gestibile facilmente da smartphone. Grazie all’innovazione tecnologica diventa facile e soprattutto economico prevenire rischi simili, all’interno della propria attività. Una sicurezza in più per l’ospite, ma anche per il gestore e tutto il suo staff, che può godere di una maggior sicurezza sul luogo di lavoro

Altra necessità, è la presenza in struttura di un’estintore.  Anche in questo caso, ne esistono di piccoli a base di CO2, che possono essere posizionati ovunque. Speriamo mai, ma nel caso in cui si verifichi un incendio, soprattutto in grosse strutture, avere a portata di mano un estintore, può fare veramente la differenza. 

Dotazioni di primo soccorso 

Ogni struttura turistico-ricettiva e ristorativa deve avere una buona dotazione di primo soccorso, in alcuni casi obbligatoria. Dalla forbice taglia vestiti alle bende, cerotti, garze, disinfettanti e tamponi, è una di quell’equipaggiamento di emergenza che si dovrebbe avere sempre, anche in auto.

Numeri di emergenza e presidi sanitari

Per il gestore dell’attività e l’intero staff è fondamentale conoscere i numeri di emergenza locali e i presidi sanitari. Tornando poi, al tema dell’importanza della sicurezza e dell’informazione nei confronti del turista, anche il turista stesso deve essere adeguatamente informato. 

In caso di emergenza, è sempre bene sapere prima dove si trova l’ospedale più vicino o il presidio medico. Personalmente, come viaggiatore, mi informo proprio prima di arrivare in struttura. Viaggiando con un cane, cerco anche di scoprire dove sia un veterinario, aperto h24, facilmente reperibile. Riconosco però che per un turista, soprattutto se straniero, non sia facile orientarsi, non conoscendo bene il territorio. Senza poi considerare che esistono aree in Italia con pochi presidi e nessun numero di coordinamento locale. Un supporto puntuale da parte del gestore della struttura è doveroso e può risolvere per tempo ulteriori complicazioni. 

Conoscere il proprio territorio e le procedure locali per prevenire

Arriviamo quindi all’’ultimo tema, che riguarda indistintamente tutti, sia operatori che comuni cittadini. Conoscere il proprio territorio e le procedure locali in caso di grave emergenza è fondamentale per la prevenzione e la protezione dai rischi. 

Territorio per territorio, ci sono aree delegate a radunare i civili in caso di calamità, dove poter attendere i soccorsi. Ci sono aree previste per i presidi di prima emergenza e per eventuali necessità, campi di emergenza locali. Insomma, sapere, in caso di bisogno, dove andare e dove far andare i propri ospiti, può fare una grande differenza. Anche perché, bisogna considerare che in casi simili, le comunicazioni telefoniche sono spesso difficili. Chi vive sul territorio ha quindi il dovere di informarsi per prevenire!

Molto spesso capita che la poca informazione o la totale assenza di prevenzione, aggravino il bilancio di una tragedia. Un’informazione in più data per tempo, può invece salvare delle vite. Gestire il turista nel miglior dei modi, significa anche garantire al massimo la sua incolumità. Poche attività che diventano procedure, possono aiutare sia a prevenire che ad intervenire con più consapevolezza. Più le persone sono formate più saranno in grado di intervenire qualsiasi emergenza si presenti.

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Link utili:

Scuola italiana protezione civile  –  Piattaforma di Protezione Civile della Lombardia  – Dipartimento della Protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri

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