La domotica nel tuo albergo: gli ambienti e le funzionalità
14 Gennaio 2020 by
Mauro Lattuada
Mi occupo di organizzazione e strategia per le strutture turistiche e di aziende di vari settori ottimizzando le performance. Con il team di Più Turismo gestiamo sia start-up che la revisione di aziende che utilizzano Internet per la propria comunicazione. Partendo dalla ottimizzazione e potenziamento del sito, miglioriamo le performance organizzative con strumenti di controllo di gestione e di smart working per la parte amministrativa.
Partiamo dalla basi e disegniamo gli ambienti e le funzionalità:
A questo punto è tutto pronto per procedere con la scelta dell’architettura: e se come me lo usate per uso domestico e avete un account Google vi basta installare l’app Home sul vostro telefono o tablet e seguire le istruzioni. Se invece volete farne un’architettura dedicata, scopo dell’articolo, per uso alberghiero o per rendere più confortevole il vostro B&B il consiglio è quello di creare degli account dedicati su Gmail da interconnettere tra di loro.
Creando una piccola architettura di account è così possibile permettere all’ospite non solo di poter pilotare a voce il sistema ma anche di fruire di servizi VAS ( a valore aggiunto) tipo l’assistente di camera.
Quindi potrete togliere quegli antiestetici telefoni e centralini sostituendoli con un portafoto parlante attraverso il quale il vostro cliente potrà dire “ok Google, chiama la reception” ed aprire una conference audio con il vostro personale. L’albergo 4.0 è qui.
La vera rivoluzione sta in questo: 10 anni fa al Bellagio a Las Vegas potevo inserire il mio Mp3 della apple nella sveglia in camera e sentire la mia musica sul dolby surround della stanza vista piscine. Ovvero potevo usare una cosa che aveva viaggiato con me in aereo, auto e nave per fare “ciò che ero abituato a fare” ma dovevo avere quel lettore Mp3 e avere la fortuna di poter essere loro cliente.
Ora lo stesso concetto Google se lo è portato dietro usando la rete wifi, il bluetooth, il telefono e i suoi apparati compatibili. Il che significa che se ho ben disegnato l’ambiente il mio cliente si potrà guardare il suo Dazn/Sky sul monitor in stanza.
Ma andiamo per passi, prima di arrivare a pilotare la TV a voce partiamo dalle basi.
Il controller master: Google Nest
Sia in ambito alberghiero che domestico questo è l’oggetto alla base di tutto il sistema di controllo. Per due validi motivi per il campo alberghiero: non è provvisto di telecamera, quindi il cliente non si potrà sentire “spiato”, e tra le varie funzionalità abilità l’utente all’utilizzo di google duo (quindi permette di telefonare rendendo superfluo il telefono e il centralino) e consente di mostrare sul display un proprio album di Google foto
Formazione Gratuita – Caso d’uso delle tecnologie per l’albergo
Nel caso ci fossero più ambienti da controllare?
Nelle altre stanze si potrà mettere, a bassissimo costo, un Google Home Mini che potrà fruire, grazie alla presenza di Nest, di tutte le funzionalità di video chiamata con duo e di gestione delle prese comandate e così via.
Un potente strumento di marketing:
La possibilità di incuriosire il cliente con fotografie, messaggi scritti su immagini e la possibilità di aggiornare il contenuto di tutti i device aggiornando un solo album (magari adattando i contenuti alla stagionalità della struttura) consente di veicolare continuativamente il proprio brand, i propri servizi e di descrivere le funzionalità del sistema semplicemente facendo trovare un sveglia 4.0 nella stanza. Può essere posizionata ovunque, non necessariamente nella prossimità del letto come si usa con i telefoni, se la stanza è dotata di scrivania è un luogo perfetto ed esistono anche soluzioni per appenderla a parete.
Grazie alle funzionalità è possibile renderla adattiva rispetto l’illuminazione: se l’ospite accende la tv e abbassa le luci va in modalità sveglia e la sua luminosità si abbassa al minimo.
Stessa cosa è possibile fare con i volumi e anche il tempo di attività oraria in cui mostra le fotografie può essere personalizzato.
Dare il benvenuto all’ospite: un must.
Detto che un intervento di questo tipo può essere invasivo a livelli minimi, ovvero non cambiare totalmente la funzionalità della stanza tradizionale, la sua adozione può risolvere numerosi problemi legati ai consumi e agli sprechi nel settore alberghiero senza arrivare a dover implementare banche o sistemi di accesso costosi e da gestire.
Se diciamo al nostro ospite che arrivando in camera può dire “ok google, sono arrivato” potremo stupirlo con effetti speciali.
“Benvenuto al Borgo Zen, siamo felici di averti nostro ospite!”
Un simpatico benvenuto che inizia ad esprimere all’ospite che si trova in una struttura non tradizionale. Se insieme a questo il sistema gli accende le due luci di cortesia del letto e una lampada laterale connessa a spina con meno di 300 € abbiamo trasformato il nostro piccolo B&B o una delle nostre 200 stanze in domotica base.
Perché poi questo è il conto da fare: se non voglio modificare alcun impianto, magari perché ho ristrutturato l’albergo l’anno scorso, ha senso passare alla domotica? La risposta è sì, il costo/beneficio è incredibilmente conveniente.
In ogni caso a seconda della dimensione alberghiera è possibile scalare il sistema avvalendosi della medesima architettura di base: se la struttura dispone di una reception l’ospite potrà dire “ok, google, chiama la reception” e chi risponde potrà apparire in video conferenza a una sola via (l’ospite vi vede ma voi non vedete lui, per la privacy è perfetto) fornendo un servizio di digital concierge di tutto rispetto. Usano la rete wifi e Google duo, ovvero gratis e senza aver interposto un sistema videocitofonico nelle stanze.
Camere enormi: soluzione con 20 €
Sa la vostra struttura dispone di camere molto generose in termini di spazio, a Google Nest e possibile aggiungere o accoppiare uno o più Google Home Mini. Con vari tipi di supporto per appenderli praticamente ovunque permettono di estendere le funzionalità aggiuntive di nest i n tutti gli ambienti. Il che consente all’ospite di potersi ascoltare la propria musica preferita mentre si fa la doccia o di farsi assistere nella ricetta della carbonara mentre è in cucina. Nel caso di mini appartamenti è una soluzione perfetta.
E se il cliente dice no?
Per questo la guida parte pilotando il minimo indispensabile: se il cliente non vuole avvalersi di queste soluzioni per problemi di privacy, per paure varie oppure perché è in vacanza con l’amante gli basta spegnere l’apparato nest e usare le sue care buone vecchie spine. Che sono rimaste attaccate alla nostra lampada, ma vanno pilotate a mano.
Tutti gli approfondimenti sulla gestione della domotica e del wi-fi:
Automatizzare, pilotare, controllare e risparmiare. Trucchi e consigli sull’utilizzo della domotica, del wi-fi e dlla videosorveglianza
I servizi alle aziende:
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