Guida alla struttura turistica 4.0: La scelta della connettività
17 Dicembre 2020 by
Indice dei contenuti
Mauro Lattuada
Mi occupo di organizzazione e strategia per le strutture turistiche e di aziende di vari settori ottimizzando le performance. Con il team di Più Turismo gestiamo sia start-up che la revisione di aziende che utilizzano Internet per la propria comunicazione. Partendo dalla ottimizzazione e potenziamento del sito, miglioriamo le performance organizzative con strumenti di controllo di gestione e di smart working per la parte amministrativa.
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I problemi relativi alla connettività sono svariati: assenza di operatori, servizi inaffidabili, troppi pochi tecnici. C’è una soluzione per ogni scenario, ecco la nostra guida per la scelta della soluzione migliore.
Detto che la prima domanda che il 99,9% degli ospiti fa è “c’è la wifi?” e che dobbiamo rispondere di sì il secondo problema che il nostro viaggiatore si porrà è: ma sarà abbastanza veloce?
Questo apre un tema (che è utile comunicare sia in stanza che sul sito) inerente l’utilizzo che si farà delle reti wifi: vedere film, stare su skype con la telecamera accesa e passare le 8 ore di registrazione dal proprio PC al server di backup NON sono operazioni adatte alle wifi alberghiere. Questo è un concetto che ancora oggi molti mal comprendono, ma per una serie di utilizzi (se non si dispone di connettività mobile, e in quel caso non è un problema del gestore) su tablet e su smartphone le wifi non sono le soluzioni più indicate ed adatte.
In molti paesi esteri, ad esempio, whatsapp funziona ma non funzionano le funzionalità di videochiamata o di chiamata audio. Questo perché se il sistema di connettività, per quanto capillare, non ha banda sufficiente per gestire questo tipo di comunicazioni è inutile (se non dannoso) farle passare per questa strada. La scelta di quali e quanti dati far passare influirà sul costo e sul budget della struttura: deve essere quanto più possibile adeguato e sensato rispetto ai benefici, ma non è possibile utilizzare una connettività domestica per uso professionale, e lo sconsiglio fortemente (anche lo vedo accadere costantemente)
Contratto business o home?
Inevitabilmente business, anche se affittate spazi non enormi e cercare di stare attenti al budget. Innanzitutto per la qualità del servizio (quella che si aspetta il vostro ospite) e in secondo luogo perché in zone coperte dal cavo o dalla fibra ormai i contratti business non hanno dei costi così sproporzionati rispetto a quelli domestici. E quando c’è un problema o la linea non va non potete chiamare l’assistenza privati per chiedere intervento veloce perché fornite un servizio business: verrete messi in coda con priorità bassa come ogni utente “basso spendente” i cui termini di contratto prevedono lunghe attese e quasi nessuna penale, al contrario di quelli business.
La banda minima che devo garantire?
Potendo disporre di fibra non c’è da pensarci, e fornire una connettività a banda larga è di certo la migliore delle soluzioni. In assenza di fibra esistono le adsl e operatori business come McLink e BT forniscono anche servizi di doppia ADSL (raddoppiando la potenza di banda in entrambi i sensi, e garantendo anche un certo livello di fault tolerance (in caso di guasto di una linea avrete l’altra come backup). E´ una “garanzia a metà”, perchè il guasto può essere del provider, e avere una doppia linea con lo stesso operatore è comunque un rischio.
La soluzione ideale?
Il backup (a più livelli). Avere un piccolo server linux al punto di entrata della connettività e poter gestire in maniera sincrona più operatori permette la soluzione qualitativamente migliore per le reti wifi. Una connettività più costosa e alla base del sistema wifi e una connettività meno performante, connessa direttamente al sistema gestionale e agli apparati dedicati (tipo la reception) che in caso di assenza di segnale opera come backup e garantisce il servizio e la continuità all’infrastruttura.
Non stiamo parlando di costi impossibili, basta consultare i listini dei provider di zona per farsi un’idea, e man mano arrivano contributi e fondi per lo sviluppo di reti wifi e servizi all’utente che giustificano ancora di più l’investimento fatto.
Non ho nessun operatore vicino: come connetto i miei ospiti?
Anche in questo caso esiste una soluzione, semplice e comoda, che si chiama connettività satellitare: grazie ad una parabola e a vari tipi di contratti è possibile garantire una connettività costante grazie ai provider satellitari, e il satellite (come ben sapete) si prende ovunque.
Basta orientare correttamente la parabola: se siete degli smanettoni potete fare anche da soli, una volta connessi i cavi sarà il vostro router a darvi i parametri per ottimizzare il posizionamento esatto. Controllate la contrattualistica: molti prevedono un utilizzo di banda a gigabyte (quindi a consumo); a seconda di quanto utenti e di che tipo di traffico gli permetterà di effettuare dipenderà la bolletta che avrete da pagare.
Cosa si aspetta il cliente?
Di navigare, sufficientemente veloce, e di pubblicare foto: interpretate l’acquisto di banda come un investimento su più voci di costo, dalla vostra infrastruttura informatica al vostro gestionale aziendale o sistema di prenotazioni, e scoprirete che investire sulla banda può portare benefici anche economici (oltre che qualitativi) alla vostra offerta di ospitalità e all’esperienza del cliente.
Devo identificare l’utente che naviga?
Anche questo è un tema più complesso di ciò che appare: i prossimo capitolo della guida riguarda questo tema, un viaggio veloce tra i vari scenari della login Spero di aver risolto tutti i casi possibili, se ne avete di nuovi commentate l’articolo o scrivetemi, sempre.
Tutti gli approfondimenti sulla gestione del wi-fi:
I servizi alle aziende:
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