L’orgoglio di aver aiutato i cittadini aquilani a fare un passo avanti verso la rete, eliminando gli inutili ostacoli. L’immagine delle persone sui cui volti è riapparsa la speranza perché si sentono meno soli. La soddisfazione nel vedere gli aquilani fantasticare su progetti futuri senza dare limite all’immaginazione. Ma anche la tristezza per il silenzio che avvolge la città…
Dal blog Rigeneriamoci:
Sono le 2:00 del mattino quando arriviamo a L’Aquila e raggiungiamo la fiaccolata, siamo stanchi per il viaggio ma abbiamo voglia di fare, di iniziare subito. C’è qualcosa di strano, una sensazione che non riusciamo a definire, ma è forte, tangibile. Forse il freddo, smettiamo di pensarci e ci avviciniamo ad un gruppo di persone che come noi aspettano la fiaccolata. Con noi c’è Pluto, un meticcio sopravvissuto al sisma e diventato mascotte ad honorem della città. Siamo stranieri, ma le coccole e l’affetto non hanno cittadinanza, e poi lui pare gradire. Si vedono i primi lumi, il serpentone di Aquilani sta arrivando, troviamo un angolo comodo che ci garantisca una buona visuale ed aspettiamo. Eccola finalmente, la fiumana di gente che cammina in silenzio. Il silenzio, ecco la sensazione strana che ci aveva accolti poco prima….
Qui le foto del nostro viaggio.