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Come si inizia a rendere smart una città: secondo capitolo

27 Ottobre 2020 by Mauro Lattuada

Fruibilità dei servizi da parte dei cittadini, informazioni che arrivano in tempo reale, esperienza positiva per i turisti: questi sono gli obiettivi.
Poste le basi (vedi capitolo uno, Fase 1 e Fase 2) ora bisogna mettere in grado il sistema di funzionare e attivare i giusti processi per garantire che ciò avvenga nel migliore dei modi. Proseguiamo il nostro viaggio con gli step successivi.
Gli scenari del futuro non riguardano solo le aziende del territorio: la Pubblica Amministrazione è la prima che può e deve fungere da facilitatore tra piattaforma, cittadino ed imprese.

Google Maps in REALTÀ AUMENTATA è UNA FIGATA!


Fase 3: coinvolgere le aziende, tutte!

Non è solo una questione di turismo ma anche e giustamente di controllo: garantire che ogni azienda o impresa legata al turismo (o a qualsiasi altro settore) sia presente in piattaforma genera trasparenza e possibilità di controllo del territorio. Perché se le aziende del turismo sono tutte presenti e ben gestite (come l’esperienza concreta ci ha molte volte dimostrato ) sarà impossibile averne fuori norma o non dichiarate. 

Applicando lo stesso principio, il sistema diventa anche uno strumento di controllo per i propri uffici e per la qualità del servizio al cittadino: se un distaccamento del Comune non mantiene i dovuti standard di efficienza sarà il cittadino a dirvelo. Diventerà obiettivo del dirigente del dipartimento monitorare lo strumento e agire per garantire i migliori standard. È’ ovvio che se un cittadino lascia una recensione ad una scheda non gestita, come spesso accade, nessuno la vedrà, mentre ben altra cosa è se la segnalazione di disservizio viene presa in carico e l’ufficio, oltre a rispondere, verifica e prende provvedimenti.
Come per i Consigli Comunali in streaming, per i quali ci siamo sempre battuti, la trasparenza pensiamo sia il miglior stimolo per garantire alti standard, prestazioni monitorabili e, soprattutto, allineamento e vicinanza ai cittadini, che hanno segno tangibile di quanto e come lavoriamo per loro. Quante volte attività importanti e impegnative non vengono percepite e valorizzate dalla cittadinanza proprio perchè l’informazione non è capillare e veloce?  

Ed è così che a propria tutela e per proprio interesse ogni azienda esistente sul territorio Comunale dovrebbe avere la sua  scheda gestita: noi partiamo sempre dal turismo (come piuturismo ne gestiamo qualche centinaio sparse in tutta Italia) ma regola analoga varrebbe per qualsiasi attività produttiva: il ristorante con il proprio menù pubblicato (magari presente anche sul suo sito, ma da Google ci arriverò subito e se lo collega potrà facilitare il servizio di delivering) con dettagliato l’elenco degli allergeni e le informazioni sugli orari, la possibilità di prenotare o richiedere con conferma la prenotazione di un tavolo direttamente da Maps, la possibilità di scegliere un albergo o un B&B all’ultimo minuto sono tutti fattori che pian piano faranno la differenza tra i luoghi digitalizzati e quelli non

Questo non impatta solo sulla vita del cittadino o del turista: impatta sulla vita di tutti i giorni anche delle fasce più deboli della popolazione che con un sistema gestito e amministrato potranno fruire meglio e con minori disagi di ogni struttura.

Introducing Accessible Places on Google Maps


In altri paesi, cito l’esempio Americano, lo step successivo a questo processo è stato quello di implementare su Google le informazioni inerenti le immagini 3d degli edifici, gli accessi, le scale, le scale d’emergenza e tutte le informazioni inerenti idranti e appartamenti. Questo esperimento ha portato immediatamente ad un aumento della velocità nel coordinamento dei soccorsi  e nelle fasi di intervento stesso potendo fornire preventivamente sia le immagini visive che le informazioni dettagliate a tutto il personale accorso sul luogo del soccorso. Ci arriveremo anche noi in Italia, anche se sarà un processo lungo, ed è interesse delle PA innescare e supportare questa evoluzione digitale per un maggior controllo delle attività del territorio, intervento mirato ed efficace in caso di emergenza e, non ultimo, una migliore fruibilità dei servizi a chi si muove sul territorio, residente o turista che sia. 

https://www.google.com/intl/it/maps/about/partners/indoormaps/


In Italia sono in corso varie sperimentazioni e utilizzo sul campo di questo tipo di tecnologie:

FORMAZIONE VIRTUALE PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE: scenario incidente autostradale


Per ciò che concerne le aziende un’azione come la presa di possesso della propria attività su Google si traduce anche in un buono da 80 € utilizzabile sulla piattaforma Google ADS, per la promozione in Rete. Questo è il primo passo di un percorso che porterà l’azienda a scoprire che se ben presentata e ben gestita in Rete non deve dipendere da intermediari ma può investire autonomamente promuovendosi, aumentando i profitti e diminuendo le provvigioni dovute e la dipendenza dai grandi portali. Per quanto anche Google sia un portale c’è una differenza importante: gli altri portali investono sulla loro tecnologia, mentre permettere all’azienda di investire direttamente e autonomamente come fa Google significa aiutare le aziende a gestire il cambiamento


Fase 4: oltre alle aziende coinvolgere i cittadini. Importanza della cittadinanza attiva e degli studenti

L’abbiamo sperimentato a Milano durante le primarie: anche in una grande città come la nostra la cittadinanza ha voglia di collaborare, contribuire e interagire con questi sistemi. Oltre all’esperienza milanese anche il progetto dell’’Isola D’Elba con #redazione natura che abbiamo seguito per qualche anno, ha confermato questa voglia di partecipare. Abbiamo coinvolto gli studenti in un progetto per stimolarli ad occuparsi del proprio territorio e promuoverlo, per avere un motivo in più per restare sull’isola invece che andarsene. Una bella occasione per intercettare gli studenti, prima parte della cittadinanza attiva, ma attività che può coinvolgere qualsiasi cittadino 

Il miglior modo per insegnare ad utilizzare le nuove tecnologie è farle utilizzare: è fondamentale formare i giovani affinché utilizzino il proprio cellulare per collaborare alla crescita digitale della loro città

Se la PA prende possesso di tutti i punti di interesse territoriali (anche aggiornando le informazioni in modo da garantire la fruibilità) ingaggia i cittadini e studenti sia a descrivere testualmente questi luoghi (spesso i loro luoghi del cuore) sia a descriverli anche attraverso la fotografia e i video: diventa così un modo per dare ancora più dettagli e informazioni al turista che le troverà sparse tra i vari servizi che Google utilizza per raccontare e promuovere i territori. Non c’è cosa più ingaggiante di una bella foto per invogliare qualcuno a vedere di persona quello scorcio o quel tramonto.

Redazione Natura teaser


 

 

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