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La videosorveglianza, trucchi e consigli del tecnico

1 Dicembre 2020 by

Mauro Lattuada

Dotare la struttura di una rete wifi permette di veicolarvi sopra alcuni servizi specifici. In questo caso, messa la rete, per primo abbiamo testato una soluzione smart per la video sorveglianza.

Questo consente di poter controllare gli ambienti a distanza, dal proprio cellulare, e  di non necessitare di grandi infrastrutture.  A seconda delle necessità di dislocazione e di sicurezza, a questo punto, affrontiamo il tema di cosa e come video sorvegliare.

Innanzitutto si deve scegliere se una soluzione da interno o da esterno, ed in entrambi i casi ci si deve ricordare che in entrambi i casi anche se non necessario portare il cavo di rete ci si deve ricordare il cavo di alimentazione!

Interno:

ne esistono (come da esterno) due tipi: uno per la visione diurna e uno per la visione notturna. Quello per la visione notturna (più costoso) dispone si un sistema che gli permette di effettuare riprese e scattare immagini anche in basso stato di illuminazione. Ovviamente questo a discapito della qualità, e da tener presente che inserendo una soluzione di domotica l’esistenza di prese comandatili (che quindi possono far accendere una luce in caso di rilevamento da parte di un sensore) rende non indispensabile scegliere quella con visione notturna.

Sempre per entrambi i casi è anche possibile scegliere tra sistema a fuoco fisso (preferibile per gli esterni) e sistema pilotabile: nel primo caso dovremo scegliere la posizione perché prenda punti specifici e fissi, nel secondo il sistema potrà agire anche muovendosi, zoomando ed inquadrando anche punti che non siano fermi davanti all’obiettivo in quel momento.

Anche in questo caso è una questione di costi e di utilizzo: a parte specifici casi di ambienti complessi quella a fuoco fisso è preferibile (nel caso delle abitazioni evita le interferenze possibili con gli animali domestici, ad esempio) ed è meno impegnativa da gestire.

Esterno:

Il posizionamento e la scelta del tipo di soluzione è sempre meglio affidarlo ad un esperto. In ogni caso la peculiarità di quelle da esterno è quella di essere a prova d’acqua e resistenti alle intemperie. Il punto più importante della installazione è la protezione dei cavi: deve essere posizionata ad una altezza sufficientemente alta per non essere accessibile ad una persona che passa, ed il cavo protetto con idonee soluzioni per non essere facilmente tagliabile, interrompendo così la comunicazione

Se possibile in ogni caso il consiglio è sempre quello di mettere una telecamera dotata di cavo POE: un solo cavo di rete porta sia alimentazione che segnale dati, e questo cavo( (così come altre periferiche) possono essere tenute alimentate in caso di mancanza di corrente attraverso un semplice gruppo di continutà elettrico per PC.

In entrambi i casi, nella scelta della soluzione, è possibile decidere se scegliere un’apparato dotato  anche si una propria scheda di memoria: impostando la modalità di sovrascrittura e di cattura delle immagini (solo in caso di rilevamento e non continuativa, innazi tutto, e con almeno 24 ore di spazio disponibile sul disco). Questo garantisce una doppia cattura delle immagini, e qualora il sistema wifi venisse disturbato da ladri molto abili rimarrebbe comunque una serie di immagini a disposzione.

A questo punto l’ultima domanda da fari è: dove registro le immagini e i video? Dlink dispone anche della soluzione di storage, collegabile sia in wifi che via cavo, per la gestione ed il salvataggio locale di tutte le fonti idi ripresa connesse all’impianto, Basta scegliere dimensione del disco e tipo di soluzione, ed anche il salvataggio locale delle riprese e delle immagini del sistema di vide sorveglianza è pronto.

Budget totale: da 60 € in su.



 

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