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Come affrontare il Protocollo Nazionale Accoglienza Sicura con il digitale

5 Maggio 2020 by

Mauro Lattuada

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Le nuove regole previste per il settore del turismo sono molto stringenti e non sarà semplice riuscire a rispondere a tutto ciò che è previsto nel documento Protocollo Nazionale “Accoglienza Sicura” del 27 aprile 2020 che delinea le linee guida di ciò che albergatori e operatori dovranno fare. Detto questo è anche altrettanto vero che molte delle nuove regole possono essere affrontate e gestite con molto facilità (e qualche investimento). Il difficile è avere le idee chiare su tutto ciò che si dovrà fare.

Siamo così partiti dall’esperienza maturata in questi anni nello sviluppo di soluzioni integrate per la gestione alberghiera per riassumere in questa guida tutte quelle soluzioni che potete (o meglio dovete) implementare per andare incontro a queste nuove esigenze.
Scoprirete che applicare molte di queste soluzioni semplifica la vita e velocizza il lavoro. 

Ovviamente non entreremo nel merito di temi delicati come la pulizia o la gestione della ristorazione, la guida si riferisce ai primi capitoli dell’allegato inerenti le linee guida generali sul tema dell’ospitalità.

Cosa fare prima dell’arrivo dell’ospite:  il pre check in:
Diminuire al minimo il tempo di contatto con l’ospite sarà una necessità: è quindi indispensabile predisporre uno strumento online per agevolare e facilitare le fasi di check in e che consenta di velocizzare anche i tempi di comunicazione alle autorità della presenza dell’ospite. In caso di presenza di un paziente a rischio verranno tempestivamente informati e, il tutto, senza essere mai entrati in contatto con i documento dell’ospite.

La soluzione più consona:

L’ideale è disporre nel proprio sito di un sistema di preventivazione e acquisto (anche senza pagamento) dell’esperienza: l’ospite compilerà così un modulo di acquisto online della sua esperienza fornendo l’anagrafica e le informazioni necessarie per poterlo pre registrare. L’invio tramite mail della copia fronte e retro della carta d’identità completerà la documentazione che ci serve: tutto in formato digitale, senza alcun contatto viso a viso o con cartaceo potenzialmente infetto. 

La soluzione più semplice: 

La soluzione top prevede un sistema CRM che consente di avere accesso anche a tutti i dati inerenti l’ospite all’interno di un gestionale. Questo, oltre ad agevolare il lavoro, consentirà di poter rimanere in contatto con l’ospite e di potergli fornire servizi di vario tipo (prenotazione menù del ristorante, accesso alla spa o a trattamenti…….) diminuendo il contatto personale durante il soggiorno. 

La nostra soluzione:

https://piuturismo.it/prodotto/il-crm-per-la-gestione-marketing-e-vendite/

 


L’assistente digitale

Una cosa con cui dovremo fare i conti sarà la minor possibilità di trascorrere il tempo coi nostri ospiti e raccontare loro territorio, cose da fare e tutto ciò a cui siamo abituati quando si accoglie un viaggiatore. Questo purtroppo è un dato di fatto ma ciò non esclude che vi saranno altre modalità con cui l’ospite potrà interagire con noi, sta a noi rendergliene fruibili e facili da usare.

Avere un rete wifi è ormai un quasi obbligo la possibilità di disporre nelle camere di un assistente Google Nest ci permette, ad un costo piuttosto contenuto, di avere una strada di videocomunicazione con il nostro ospite senza farlo di persona.

Ciò consente a noi di poter interagire (o far interagire il nostro personale, magari da remoto) con un pc o un cellulare potendo dare il benvenuto all’ospite direttamente nella sua camera.

Visto il momento di pausa e di tempo libero per molti può anche essere il momento per documentare con video e foto tutte quelle informazioni che siamo soliti narrare all’ospite rendendole così disponibili sia a chi ci viene a trovare sia a chi visita il nostro sito o vuole rimanere aggiornato sui social per prepararsi alle vacanze.

In ogni caso, anche semplicemente adottando un sistema di videoconferenza come Google Meet, è possibile mantenere un canale di comunicazione personalizzato sempre disponibile per l’ospite: questo ridurrà quel senso di distanza che proveremo a lungo permettendo di farsi vedere, interagire e mantenere quel lato umano indispensabile nel mestiere.

Cosa fare all’arrivo dell’ospite: misurare la febbre: ha senso?

Oltre alla distanza sociale dovremo anche valutare come minimizzare i rischi connessi all’ospitalità. Così come nelle farmacie e nei supermercati più attrezzati si può accedere solo se privi di sintomi può essere giusto e ben percepito dalla clientela che all’arrivo anche questo dato sia rilevato.

Non mi risultano obblighi in questo senso ma così come dotare le stanze (o fornire come servizio aggiuntivo) di mascherine e guanti di emergenza sarà preso come un gesto d’attenzione altrettanto garantire che gli ospiti presenti siano quantomeno arrivati sani può essere percepito come attenzione all’ospite.